mercoledì 4 febbraio 2009

piccolo paese, GRANDE COSTITUZIONE


Pochi giorni fa l' Assemblea Costituente dell’Ecuador ha approvato la nuova Costituzione che sarà sottoposta a referendum il prossimo 28 settembre. La Carta mette in primo piano tre concetti il buen vivir, la pace e l’intercultura. Ecco, in breve, cosa prevederà la nuova Costituzione del piccolo paese andino, voluta dal giovane presidente Rafael Correa che si inspira ai principi del socialismo del XXI secolo

La nuova Costituzione ecuadoriana, come si diceva, è improntata sul concetto del buen vivir, il buon vivere, che rimette il cittadino e i suoi diritti al centro dello Stato. L’Ecuador, uno dei paesi più poveri del continente, garantirà l’educazione e la sanità gratuite per tutti nonchè l’accesso sicuro e permanente ad una alimentazione sana e sufficiente; l’acqua assurge a diritto umano inalienabile e si promuove la sicurezza alimentare.

Si proibisce l’ingresso nel paese di rifiuti tossici e scorie nucleari, così come la produzione, commercializzazione e trasporto di armi chimiche, biologiche e nucleari, di contaminanti altamente tossici, di agrochimici proibiti a livello internazionale e di organismi geneticamente modificati.

Ma non finisce qui. L’Ecuador viene definito «territorio di pace» e si proibisce la costruzione di basi militari straniere o di installazioni straniere per fini militari; allo stesso modo, si proibisce la cessione a stranieri di basi o installazioni militari nazionali. Gli indigeni vedranno finalmente sancito il carattere plurinazionale dello Stato mentre kichwa e shuar, i due principali idiomi ancestrali, diventano lingue ufficiali con il castigliano.


L’art. 15 della nuova Costituzione stabilisce che lo Stato promuoverà l’uso di tecnologie ambientalmente pulite e di energie alternative. In più, si riconosce il diritto della popolazione a vivere in un ambiente sano e si dichiara di interesse pubblico la preservazione dell’ambiente e la prevenzione del danno ambientale.

Anche l’informazione dovrà tornare ad essere libera: tutti avranno diritto ad una comunicazione libera, diversificata e partecipativa, con uguali possibilità di accesso alle tecnologie dell’informazione e all’utilizzo delle concessioni radiotelevisive. Lo Stato promuoverà la pluralità dell’informazione e non permetterà il monopolio o l’oligopolio nella proprietà dei mezzi di informazione.

L’Ecuador è anche il paese con il maggior numero di sfollati e rifugiati del continente. Sono quasi tutti colombiani irregolarmente entrati nel paese, in fuga da un conflitto che dura ormai da 50 anni e che, dopo la liberazione di Ingrid Betancourt, rischia di sprofondare nuovamente nel silenzio e nell’indifferenza. Nonostante questo, la nuova Carta costituzionale ecuadoriana riconosce a tutti il diritto a migrare mentre lo Stato non considererà illegale nessun essere umano a causa della propria condizione migratoria. Ogni immigrato che vive in Ecuador potrà fare ritorno nel proprio paese e lo Stato si impegnerà a garantire che tale rientro possa avvenire in maniera sicura e dignitosa, indipendentemente dall’avere o meno i documenti in regola. Allo stesso modo, garantirà anche agli immigrati irregolari l’assistenza sanitaria ed un’alimentazione adeguata.

Per Costituzione, tutti avranno diritto alla ricreazione, al tempo libero e alla pratica di almeno uno sport. Chiunque avrà diritto a vivere in una casa sicura e dignitosa, indipendentemente dalla situazione sociale o economica, e si riconoscono i diritti delle coppie di fatto anche omosessuali.

Infine, tutti i diritti e tutti i doveri previsti dalla nuova Costituzione riguarderanno sia i cittadini ecuadoriani che gli stranieri presenti nel paese, senza discriminazione alcuna.


(amedeo contino)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Evviva l'Ecuador!!! Evviva chiunque creda che un uomo ha dignità per il solo fatto che esiste. Evviva chiunque crede che un medico debba curare e non denunciare un immigrato irregolare che sta male.Evviva chi crede che il lavoro ti rende libero se il tuo datore del medesimo non ti sfrutta. Evviva chi crede che il papà di Eluana ha scelto per lei una vita migliore e per sè l'inferno massmediatico. Evviva chi crede che i gusti sessuali siano un fatto personale e non un segno distintivo. Evviva chi crede che l'Ecuador non sia solo un paese da visitare, ma anche da imitare.

Anonimo ha detto...

evviva chi ha scritto il commento che sta qui sopra

fabio