lunedì 20 giugno 2016

calcio e violenza agli europei. Ma la soluzione esiste ed è semplice da adottare


Siamo alle solite ragazzi. Ogni volta che si organizza una megamanifestazione calcistica (e non solo... vedi anche olimpiadi) ci scappano sempre violenze, aggressioni, scontri con la polizia. Un intero paese (quello che organizza la competizione)  sotto assedio, nella paura, nel terrore che succeda qualcosa. Che puntualmente succede.

E , quando succede, giù con le solite inutili polemiche e soluzioni. Finisce il torneo, si alza la coppa, scorrono lacrime e sorrisi  e tutto viene rimandato alla mani(festa?)zione successiva.

Io avrei un' idea. Perchè concentrare la fase finale tutta in una nazione? Oggi è il turno della Francia, i prossimi mondiali  in Russia e via via tutti gli altri.

Credo che l'unico modo per evitare questi scontri continui ed insopportabili sia quella di abolire la "fase finale" tutta concentrata in un' unica nazione peraltro in un solo mese.

E come si f? Semplice, basta  adottare il metodo delle coppe europee!! Si possono fare gironi e partite ad eliminazione diretta senza il rischio di tutta questa concentrazione di tifosi in un unico luogo per così poco tempo.

La nuova formula chiaramente dovrebbe sempre mantenere la struttura del tabellone come oggi avviene: gironi iniziali per definire il quadro degli ottavi di finale e poi eliminazione diretta. Anche la Champions è così. Ma nella Champions ci sono partite di andata e di ritorno. Sarebbe troppo lungo adottarle anche per gli europei o i mondiali.

Anche quì abbiamo la soluzione : si adotta il metodo della Coppa Davis di Tennis. Dove non c'è il doppio incontro (di andata e di ritorno), ma un solo match secco a casa di una delle due squadre, ed in coppa Davis si gioca alternativamente in casa dell'una o dell'altra in funzione di dove si è giocato l'ultimo incontro disputato tra le due compagini. Qualora queste non si siano MAI incontrate (cosa rara , ma possibile) si ricorre al sorteggio per individuare la sede dell'incontro.

 E ci sarebbe pure un altro vantaggio. Nessuna squadra giocherebbe TUTTE le partite in casa, come succede oggi con la squadra ospitante (la Francia) che, tra l'altro, non  disputa  le qualificazioni per l'accesso alla fase finale.

pippo vinci

venerdì 3 giugno 2016

Palermo anno zero.



Nestorowsky
Abbiamo da appena 20 giorni evitato il pericolo di una umiliante retrocessione in B  con una miracolosa cinquina di partite (11 punti) ed un apprezzabile gioco, che ci ritroviamo, a poche settimane dal raduno iniziale per la nuova stagione, con una situazione paradossale. Nel Palermo calcio di oggi non c'è una sola certezza che sia una, ad esclusione di... Andelkovic.
1) Presidenza: vende o non vende?  Non sappiamo se Zamparini manterrà la presidenza o al proprietà della società. Le voci si rincorrono, dai cinesi (che vanno molto di moda) alla famiglia Viola (che dichiara di non spere nulla) , a sgarrupate cordate (spesso miltietniche).
2) Allenatore :si pensava che a salvezza raggiunta il tecnico Ballardini sarebbe stato confermato in automatico. Ma tra Ballardini e Zamparini è calato il gelo. Manco si telefonano; e già si fanno i nomi di altri coaches: Simone  Inzaghi, Oddo e Stellone i più citati. Ma siamo sicuri che ne salteranno fuori di nuovi.
3) Portieri. Sorrentino ha dato il suo saluto a piazza e compagni. Il capitano ci lascia. Chi sarà il nuovo guardiapali rosanero? Si punterà tutto sul giovane e promettente Posavec,  si cerca un giocatore di esperienza che gli faccia da chioccia. Si fanno i nomi di Carrizzo, Bizzarri, il redivivo De Sanctis e l'eterna promessa Bardi.  leggi tutto