lunedì 26 febbraio 2018

Prima i giudei!

Il leader della lega Matteo Salvini ieri durante un comizio ha "brandito" il Vangelo ed una catenina del rosario  invitando i cittadini a votare la Lega al grido di "prima gli italiani"

Chiedo quindi al sig Salvini se nel vangelo, che probabilmente non ha mai aperto e che in ogni caso non ha capito,  ha mai letto  di Gesù che dice "prima i giudei"

La Bufala messicana dei 43 euro

La notizia ė stata diramata da tutti i media senza che nessuno abbia notato la sua assurdità . I tre napoletani scomparsi in Messico, sarebbero stati venduti dalla polizia locale ai narcotrafficanti, per una somma pari a 43 euro!
Capito ? 43 euro!!!

Ogni persona sana di mente capisce bene che il fatto suona strano. Insomma, i poliziotti coinvolti sono almeno tre oltre al comandante locale che si è reso irreperibile. Non è logico credere che la somma sia stata di soli 43 euro, o che si sia trattato di una  semplice " vendita" di ostaggi, ma tutti si ammuccano* la notizia senza  dubitare. D'altronde lo ha detto il Tg!!

Sembra più ovvio ritenere che i poliziotti siano stati "obbligati" dai narcos a compiere questo rapimento per loro, o che i poliziotti siano collusi con la mafia locale. Mafia che controlla la vendita abusiva dei generatori elettrici , stesso "mestiere" esercitato dai tre napoletani.

I generatori, peraltro, erano spacciati come di provenienza tedesca , mentre  di fatto erano di fabbricazione cinese.
Insomma una guerra tra bande di trafficanti.

Ma in Italia, invece, fa più notizia la cazzata dei 43 euro!
Potenza dei media.
Insomma  la storia è sempre la stessa : quello che dice la TV , quello che scrivono i giornali è sempre  e comunque vero! E chi ne dubita è uno sciocco complottista.



* si ammuccano = si bevono

domenica 18 febbraio 2018

I'italiano di Stanlio e Ollio

I film di Stanlio e Ollio sono stati e sono ancora tra i film comici più divertenti della storia del cinema, tanto che non ci si stanca mai di vederli e rivederli anche dieci volte. Uno dei fattori di successo di questi film , in Italia, è stato sicuramente il loro modo di parlare in italiano,  un italiano  con accento inglese, e spesso storpiato (arrivedorci) o con accenti non ortodossi (stupìdo)

Molti di noi, io compreso, abbiamo attribuito questo modo di parlare , ad una geniale  invenzione  del doppiaggio italiano per rendere i dialoghi più divertenti.
Invece no, non è stato ne' un artifizio, ne' una invenzione italiana.

Quando uscirono i film del duo comico anglo-americano, il doppiaggio non era ancora stato inventato, quindi , dovendo distribuire i film in varie parti del mondo non anglofone, i due comici dovettero girare le scene tante volte quante erano le lingue da registrare. Lo facevano  con l'aiuto di grossi cartelli con su scritta la pronuncia in italiano, in francese, in spagnolo e in tedesco dei dialoghi.
I personaggi secondari, invece, venivano sostituiti da attori di diversa madre lingua.

Ebbene Stan Laurel e Oliver  Hardy, quando recitavano in italiano, parlavano un italiano con accento inglese e con diverse storpiature e cambi di accento. Certo sarebbe bello rivedere i film con la pronuncia italiana originale e godere anche nell'ascoltare  la vera voce dei due attori.

All'arrivo del doppiaggio in Italia , quindi, i doppiatori non fecero altro che imitare l'italiano parlato da Stanlio e Ollio.
I primi doppiatori italiani furono Derek Allen (Stanlio) e Paolo Canali (Ollio), mentre la voce più famosa e riuscita fu quella che Alberto Sordi diede a Ollio dal 1939 al 1951, sostituita da quella di Carlo Croccolo dal 1951 al 1953.

pippo vinci

venerdì 16 febbraio 2018

genialità e potere

Da che mondo è mondo chi ha fatto andare avanti le cose senza aspettare che le stesse maturassero da sole, sono state le grandi intuizioni, i colpi di genio, la fantasia, l'idea geniale.
In ogni luogo di lavoro sono proprio le idee nuove ed originali che spesso fanno fare il salto di qualità. Non sempre è così. Ma spesso lo è.
Il genio, come è ovvio, non è legato al titolo di studio o al potere, ma determinato principalmente dal corredo genetico posseduto fin dal concepimento.

Ma l’idea geniale da sola non basta. Serve una filiera capace di credere in questa idea e di metterla in pratica. Avviarla nella “catena di montaggio” per rendere il prodotto finale migliore in senso lato.

Ed ecco il problema italiano: se l’idea viene dalle viscere di un uomo senza potere e visibilità, questa, 99 su 100, non viene neanche presa in considerazione. Per potere utilizzare una idea geniale questa deve venire in mente proprio dal capo. Il capo non accetterà mai di portare avanti una idea suggerita da un suo sottoposto. Ed un suo sottoposto, proprio per mettersi in luce cercherà di valorizzare oltre il lecito le intuizioni (anche se di basso profilo) del suo superiore.

Questa considerazione, legata a quella che si diventa capi non per meriti ma per “conoscenze” spiega il perchè l’Italia stia perdendo drammaticamente posizioni in tutte le classifiche mondiali di qualità: qualità della vita, qualità dei prodotti, qualità dell’informazione, sistema educativo, competitività nei mercati, legalità, solidarietà e ambiente.

Per dirla in modo semplice chi comanda in Italia è generalmente gente raccomandata e presuntuosa che pensa solo a fare carriera non con la qualità delle sue decisioni ma con la qualità delle sue amicizie.

E’ quindi deleterio diffondere la notizia che tra i suoi sudditi ci sono persone più intelligenti e capaci di lui e piuttosto che dare a queste persone modo di contribuire alle decisioni, si preferisce lasciarle nell’ombra, emarginarle

Eppure il vero lavoro di un dirigente non è quello di farsi bello (e non bravo) davanti al suo datore di lavoro, ma quello di migliorare l’organizzazione delle attività che dirige in modo tale da dare a tutti la possibilità e la opportunità di contribuire alla crescita dell’intero sistema

amedeo contino

lunedì 12 febbraio 2018

ama te stesso come .......la cacca!


Già qualche anno fa ebbi modo di elaborare una teoria relativa alla durata delle relazioni di coppia.

In breve : visto che l'uomo è uno stronzo e la donna una rompipalle, una relazione durerà solo se lui si "accollerà" di avere accanto una rompiscatole e lei si "assupperà" la compagnia di uno uno stronzo.

Passano pochi anni ed ecco che viene pubblicato un saggio sull'argomento dal titolo preso paro paro dalla mia teoria.

L'ho letto, ma l'autore oltre a sciorinare le varie e note differenze tra i sessi dà una ricetta diversa dalla mia.

Eccola: visto che l'essere stronzi o rompipalle sono condizioni connaturate nei due generi, il trucco è quello di accettarsi tali. Quindi l'uomo non dovrà fare finta di non essere stronzo, ma dovrà esercitare la sua peculiartità in piena pace con se stesso. Lo stesso farà la donna: rompicoglioni convinta e manifesta!

per dare corpo a tale ipotesi nel libro viene narrata questa gustosa (!) barzelletta:

due amici si incontrano
A: ciao, come va?
B: beh, sai ho un problema, mi caco adosso!
A: in effetti un brutto problema; hai visitato qualche medico?
B: si, certo, ma l'ultimo mi ha suggerito di consultare uno psicologo.

passa quanche mese e i due amici si rivedono
A: ciao, hai risolto il tuo problema.
B: certo, ora sto da Dio!
A: bene, quindi non ti cachi più addosso!
B: no, no ti sbagli: mi caco sempre addosso, ma non me ne frega niente!

amedeo contino

venerdì 9 febbraio 2018

Il Mistero di Ettore Majorana

Ettore Majorana
di Calipep Quinoa

        Ettore Majorana è sempre stato un mistero. L'ultima volta fu visto imbarcarsi nella nave Palermo Napoli nell'anno 1938 e poi non se ne ebbe più notizia.

  La scomparsa del fisico
         Prima di scomparire prelevò tutti i suoi soldi dalla banca e lasciò una lettera preannunciando la sua scomparsa. Era un tipo introverso. Sulla sua scomparsa si fecero varie ipotesi. Dal suicidio al ritiro in un convento alla partenza per il Sud America.  Si fecero varie ed approfondite ricerche. Perfino Mussolini si interessò alla questione ed interessò i migliori "detectives".
         Ma niente.

         Genio paragonato ad Einstein ed  a Newton, scoprì leggi riguardanti gli atomi che forse stanno alla base della sua scomparsa.  Si ipotizza infatti che pensando alla terribile potenza e pericolosità dell'energia atomica "levò mano" alle sue ricerche.   Una volta nell'autobus scoprì e scrisse una formula riguardante gli atomi su una scatola di sigarette vuota che poi  (come aveva   fatto in passato spesso) buttava per terra.

         Tale scatola fu recuperata da qualcuno e la formula fu dimostrata decine di anni dopo.
il raffronto tra Majoraa e Bini: sono la stessa persona?
         Di alcuni giorni fa la notizia che la procura di Roma, che aveva aperto un'indagine nell'anno 2011 per la sua scomparsa,   è giunta alla conclusione che Ettore Majorana nel periodo 1955- 1959 era vivo e si trovava in Venezuela nella città di Valencia. In una foto scattata nel 1955 in tale città ,Majorana, conosciuto con il cognome di Bini, appare con un certo Francesco Fasani,   meccanico emigrato italiano, subito dopo avere ricevuto un prestito.   L'esame della foto ha evidenziato la perfetta compatibilità dei tratti somatici dell'uomo della foto con quelli del padre di Majorana ( fronte, zigomi, naso , mento ed orecchio).
annuncio sul Corriere della Sera

         A conferma di ciò, il ritrovamento di una cartolina di Quirino Majorana, zio di Ettore ed anche lui fisico di fama mondiale, con cui    Ettore aveva un  frequente rapporto epistolare, scritta nel 1920 ad un americano ( tale Conklin) e trovata dallo stesso Fasani nella vettura   di Bini- Majorana.
       La testimonianza di Francesco Fasani, morto di recente, avvalora tale tesi perché  lo stesso pur privo di conoscenze di natura   psichiatrica, fornisce anche sotto il profilo caratteriale e comportamentale un' ulteriore prova dell'identità tra il Bini ed Ettore  Majorana.
       La procura di Roma è arrivata a tale conclusione ed ha chiesto l'archiviazione del fascicolo non potendo stabilire che fine abbia fatto Ettore Majorana dopo il 1959.

Calipep Quinoa

mercoledì 7 febbraio 2018

Frasi celebri

Non è brutto diventare vecchi, è brutto morire giovani!
un vecchietto di Saronno

lunedì 5 febbraio 2018

la moneta bucata


Guardate bene questa foto.
Per i più giovani non dice nulla, per i meno giovani rappresenta un'epoca.
Innanzi tutto si tratta di una moneta da 10 lire che ha circolato in Italia dal 1951 al 2001.

Ma quello che la rende particolare è quel buco.
Fino agli anni 80 la maggior parte degli ascensori funzionava dopo avere introdotto una moneta in una cassetta. La tariffa era variabile si partì con le monete da 5 lire e si arrivò anche alla moneta da 50 lire. La moneta scendeva nella cassetta, creava il contatto e l' ascensore poteva muoversi.

E il buco?
Qualcuno non sopportava di dovere pagare per prendere l' ascensore di casa e adottava il seguente stratagemma: faceva un buco nella moneta e legava alla moneta un filo, grazie al buco; nel momento in cui la moneta creava il contatto, il furfante doveva immediatamente tirare il filo per recuperare il prezioso oggetto.

Se non si era abbastanza tempestivi, la moneta oltrepassava la chiusa e non poteva più essere recuperata rimanendo nella cassetta con tutte le altre monete senza buco.

Quella che vedete nella foto è un ricordo di quando mio padre, negli anni '70, fece per un anno l'amministratore del condominio. Per tutti noi bambini era una festa quando papà prelevava l'incasso della cassetta, versandone il contenuto sul tavolo. C'era di tutto: dalle monete bucate, alle medagliette religiose, a bottoni metallici o a monete di altre nazioni.
Questa è rimasta nel cassetto di papà per quasi 50 anni.

giovedì 1 febbraio 2018

Olocausto e... pubblicità, RAI vergognosa!

Fatto n 1)
Domenica 28 gennaio 2018, in occasione del giorno della memoria che ricorda quel 27 gennaio 1945 in cui l'armata rossa liberò gli ebrei dal campo di sterminio di Auschwitz in Polonia, Fabio Fazio, conduttore della trasmissione RAI , Che tempo che fa, intervista la neo senatrice  a vita Liliana Segre sopravvissuta al massacro del campo di concentramento polacco.

Nel bel mezzo dell'intervista, mentre la senatrice Segre racconta la tragedia vissuta commuovendo tutti gli spettatori, Fazio la interrompe lanciando .......la pubblicità!

Fatto n 2) 
Lunedì 29 gennaio su Rete 4, nell'onda del ricordo del genocidio degli ebrei, va in onda, in prima serata, il  film di Steven Spielberg,  Schindlers' list, che racconta la vera storia di un imprenditore tedesco, Oskar Schindler, che salvò la vita di 1200 e ebrei destinati ai campi di concentramento ed allo sterminio.
Rete 4, la patria della pubblicità e della televisione commerciale, la TV  nella quale un film dura normalmente un'ora di più per dare spazio agli spot pubblicitari, trasmette l'intero film senza un minuto di pubblicità,  non interrompendo neanche i titoli di coda!!

Chi legge la trazzera sa bene quanto questo blog sia politicamente , e non solo, anti berlusconiano, ma questa volta, la RAI, ha fatto di peggio sfruttando commercialmente il previsto picco degli ascolti, lucrando vegognosamente su un fatto tanto tragico e commovente come quello dell'olocausto e della commovente testimonianza di una sopravvissuta.