lunedì 26 marzo 2018

Sant'Agostino e le persecuzioni "giuste"

La storia dei crimini della Chiesa ha un suo illustrissimo e insospettabile "ideologo":  S Agostino.  Ecco un brano tratto dalla lettera che il santo scrisse al generale Bonifacio in vista  della repressione della eresia donatista in Africa nel 5° secolo d.c.

Dalla lettera n 185 di  S. Agostino a Bonifacio* 
Anno 417 dc

…… Domando inoltre: se i buoni e i santi non perseguitano alcuno, ma subiscono solo la persecuzione, di chi credono sia l'espressione del Salmo: Perseguiterò i miei nemici e li atterrerò e non mi volterò indietro finché non cadranno disfatti Se dunque vogliamo riconoscere e proclamare la verità, v'è una persecuzione ingiusta inflitta dagli empi alla Chiesa di Cristo e v'è una persecuzione giusta inflitta agli empi dalle Chiese di Cristo. Beata pertanto è questa che soffre la persecuzione a causa della giustizia ; miserabili al contrario essi che subiscono la persecuzione a causa dell'ingiustizia.

 La Chiesa pertanto perseguita spinta dall'amore, quelli invece spinti dal furore: questa per farli ravvedere, quelli per distruggere; questa per distogliere dall'errore, quelli per precipitare nell'errore; questa infine perseguita e arresta i suoi nemici affinché regrediscano dall'errore e progrediscano nella verità; essi invece, ricambiando male per bene , poiché ci preoccupiamo per la loro vita eterna, tentano di toglierci anche quella temporale, poiché amano l'omicidio al punto di compierlo contro se stessi, allorché non possono perpetrarlo contro altri. 

Come l'amore della Chiesa s'affanna a liberarli da tale perversione, affinché nessuno di essi vada incontro alla morte, così il loro furore s'affanna a uccider noi per saziar la libidine della loro crudeltà o anche ad uccidere se stessi per non dar l'impressione d'aver perduto il potere d'uccidere gli uomini…...

*Alto ufficiale romano in Africa, dove fu in rapporti con Agostino, a partire dalla morte dell'imperatore Costanzo III (421) 

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